Come usare la pagina “chi siamo”

1. Non pensateci troppo

Scrivere la vostra pagina “About Us” non dovrebbe essere così difficile come si possa pensare. Non dovete rilasciare una dichiarazione di intenti. Non c’è bisogno che descriviate i 10 valori della vostra azienda. Non state facendo una trattativa per ottenere un prestito o raccogliere fondi per la vostra azienda. State semplicemente facendo sapere ai vostri clienti chi siete e come siete arrivati a fare qualunque cosa facciate.

2. Condividete tutta la storia, nella sua interezza

La storia della vostra azienda dovrebbe essere scritta esattamente come qualsiasi altra grande storia. Deve contenere il passato, il presente e il futuro. In primo luogo, molti clienti amano conoscere il passato di un’azienda. Vogliono sapere quello che i vostri fondatori facevano prima di avviare l’azienda e quali percorsi hanno intrapreso per portarla ad essere ciò che è oggi. In secondo luogo, i clienti vogliono senz’altro sapere ciò che avviene attualmente nella vostra azienda. Parlate dei prodotti che vendete e dell’esperienza di altri clienti. Infine, dovrete fornire qualche indicazione sulla gestione e ubicazione aziendale. In una semplice riga farete loro sapere che lavorate incessantemente per rendere i vostri prodotti più utili e affidabili. I clienti vogliono avere la certezza che non abbandonerete la produzione degli articoli che amano.

3. Portate alla ribalta il vostro personale

Le persone che lavorano con voi rappresentano il collegamento più semplice tra voi e i clienti. Non abbiate timore di riconoscere il talento che sta alla base di ciò che fate. I clienti vogliono vedere chi si occupa del confezionamento dei propri pacchi e chi risponde alle proprie e-mail. Tutto questo fa sembrare quello che fate più umano e intuitivo agli occhi del cliente. Concedete ai vostri dipendenti lo spazio che si meritano e assicuratevi che siano inclusi nella storia della vostra azienda.

4. Lasciate la parola ai fatti

Le persone amano condividere i dettagli dei prodotti che utilizzano. I clienti twittano costantemente informazioni relative ai marchi che prediligono. La vostra pagina “Chi siamo” dovrebbe dar loro qualcosa di cui parlare. Una semplice sezione “fatti” o alcune informazioni incluse qua e là nella vostra storia possono aiutarvi a condividere facilmente ciò che fate. La vostra azienda conosce i fatti che la rendono speciale. Non abbiate timore di condividerli con gli altri.

5. Mantenete il tono aziendale su tutta la linea 

La storia della vostra azienda deve avere un linguaggio che rispecchi quello utilizzato nelle e-mail di assistenza alla clientela e nelle campagne promozionali sui social media. Non usate un gergo insolito, che la gente non è abituata a trovare nella vostra corrispondenza ordinaria. Lo scopo della vostra storia è quello di ritrarre in modo accattivante la realtà aziendale. Non lasciate che il tono utilizzato trasmetta un messaggio che contraddica il contenuto.

6. Non concentratevi solo sul testo

Sebbene sia possibile realizzare una perfetta pagina “Chi siamo” utilizzando solo il testo, non è sicuramente la soluzione ideale. È bene che facciate ricorso a tutte le risorse a vostra disposizione quando dovete raccontare la vostra storia. Fotografie, video, illustrazioni, citazioni e link possono tutti dare risalto alla sezione  “About us”. Se il successo di un vostro prodotto dipende essenzialmente dalla sua immagine, potete impiegare alcune foto del prodotto in questione o del vostro ambiente di lavoro per arricchire la storia. Se il vostro è un prodotto destinato ad altre aziende, le recensioni positive possono rappresentare un’efficace marcia in più per la vostra pagina “Chi siamo”. Nel momento in cui vi occupate dell’integrazione di questi elementi, ricordatevi di includere solo ciò che effettivamente apporta un valore aggiunto alla vostra storia. Non limitatevi semplicemente a creare una galleria di immagini così tanto per fare, ma fatelo consapevoli del senso che darà al testo.

7. Siate sinceri

Questo deve essere il fattore più importante da tenere in considerazione quando vi dedicate alla stesura della vostra pagina “Chi siamo”. Se volete creare una base di clienti leali, è fondamentale che siate onesti con loro riguardo a chi siete e a ciò che realmente fate. I clienti che credono nella vostra storia compreranno i vostri prodotti, leggeranno le e-mail che manderete, parteciperanno alle vostre indagini, effettueranno volentieri il passaparola e saranno comprensivi quando dovranno attendere un giorno in più per la spedizione. Fate un favore a voi stessi e alla vostra azienda restando onesti e sinceri.

8. Aggiornate costantemente la pagina

È altresì importante non lasciare che la vostra pagina “Chi siamo” finisca nel dimenticatoio. L’ultima cosa che vorrete è che al vostro pubblico arrivino delle informazioni obsolete. Un cliente che è interessato a conoscere la vostra azienda non dovrebbe mai ricevere delle informazioni in contraddizione con le vostre operazioni e i vostri prodotti. Impostate un promemoria nel vostro calendario che vi ricordi di controllare ogni due mesi circa la pagina “Chi siamo”, per verificare che tutto sia ancora pertinente e corretto.

Tratto da Shopify Blog

Hosting, quale scegliere?

La scelta del web hosting è un tassello fondamentale per il successo di un sito, merita molta attenzione e non va presa con leggerezza. Perché non tutti i web hosting (o hosting provider) offrono lo stesso servizio e sopratutto la stessa funzionalità.

Secondo voi è meglio avere un sito veloce e sempre attivo, oppure uno che ci mette 10 secondi a caricare il contenuto e che non è sempre raggiungibile? Ovviamente la risposta giusta è il primo. Un hosting affidabile inoltre è sempre reperibile o quasi, risponde al telefono se lo chiami, e non trovi un call center dove non sai mai con chi stai parlando. Non devi aprire ticket per avere una risposta, ma basta mandare una email.

E non è detto che un hosting costoso sia più valido di uno che costa pochi soldi.

Quindi la scelta di un ottimo hosting può aiutarvi ad avere un buon sito, magari di successo!

Donne e tecnologia

Sul blog di Francesco Russo leggo un articolo molto interessante sul rapporto fra le donne e la tecnologia, che mi permetto di riproporre qui.

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Donne e Tecnologia, un tema su cui si discute spesso, per via della prevalente presenza maschile ai vertici delle più grandi aziende del settore. Non è un caso che quando ci si riferisce alla tecnologia vengono in mente nomi come Mark Zuckerberg o Steve Jobs, quasi mai una donna. Eppure sono già tante le donne che guidano aziende e settori importanti in colossi tecnologici. Ma evidentemente è ancora poco.

Oggi proviamo a vedere, grazie all’aiuto di questa recente indagine fatta da Coupofy.com, quale sia la situazione attuale. Ebbene, dalla ricerca, prendendo in considerazione le 8 aziende più importanti del settore, si evince che la presenza delle donne all’interno del mondo della tecnologia cresce del 238% più veloce rispetto a quella degli uomini. E sono sempre di più le donne che sono alla guida di aziende di successo.

E questa tendenza la si evince anche dal numero delle startup che vengono mano a mano fondate. Ed è del 20% la media delle startup guidate da donne a livello globale. I livelli più alti, analizzando il dato anche dal punto di vista geografico, si riscontrano a Chicago con il 30% a Boston con il 29%, un esempio a livello mondiale. Ma livelli alti si riscontrano anche nella Silicon Valley con una percentuale del 24%; Montreal e Los Angeles con il 22%. In Europa di rileva Parigi con il 21% e Londra con il 18%. E guardando il dato in generale, le startup fondate da donne sono passate dal 9,5% del 2009 al 18% del 2014, quasi il doppio in cinque anni.

Come sappiamo sono già diverse le donne che guidano grandi aziende tecnologiche. Basti ricordare Marissa Mayer, CEO di Yahoo (tra l’altro la più giovane CEO ad entrare nella Fortune 500 a 37 anni); Meg Whitman, CEO di HP; Ginny Rometty, CEO di IBM; Susan Wojcicki, CEO di YouTube; e poi anche Sheryl Sandberg, COO di Facebook. Queste le 5 donne più potenti del settore ad oggi.

Ma crescono anche le donne con ruoli di CIO (Chief Information Officer) e attualmente le troviamo in aziende come Ford, Walmart, AT&T.

Ma ci sono anche altri dati utili a sapersi proprio perchè non se ne parla moltissimo. E nella ricerca infatti figurano donne come Stephanie Hannon, attuale CTO per la campagna presidenziale di Hillary Clinton, la prima donna ad occuparsi di campagne di questo tipo dal punto di vista digitale.

I dati che potete vedere comunque nell’infografica sono tanti e rilevanti. Si segnalano anche le motivazioni per cui le donne non restano a lungo nel settore della tecnologia. Il 30% lascia per via di salari bassi, il 27% perchè hanno poco tempo da dedicare alla famiglia (altro tema molto discusso), il 22% perchè alla lunga preferisce fare altro, il 17% per via del cattivo ambiente in azienda, quindi per problemi con i colleghi o con il capo. E dove proseguono poi la loro carriera? Il 24% cambia settore, il 22% ritorna nella veste di libero professionista, il 20% si prende un po’ di tempo lasciando il lavoro e il 10% entra in una startup.

Insomma, ci saranno sempre più donne nel mondo della tecnologia. Anche se questi dati possono sembrare poco rilevanti, si tratta comunque di grossi passi in avanti che fanno ben sperare.

Evitare sbadigli

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La pagina “Chi siamo” è forse la più visitate nei sito web, ma anche quella da cui i visitatori fuggono più velocemente. Questo perché spesso i testi sono noiosi, poco invitanti, invece che attirare le persone le allontanano, con grossi guai per la nostra attività in rete.

Cosa fare? Innanzitutto evitare gli inglesismi (know-how, skill, expertise), le parole anonime e banali (efficiente, professionale, professionalità), che non comunicano nulla di particolare al lettore e lo annoiano profondamente.

Leggendo ciò che hai già scritto su di te e la tua attività, sottolinea parole che si ripetono: queste sono sicuramente parole chiave. Utilizzale in modo sapiente, riempendole di significati.

Pensa agli obiettivi della comunicazione: fiducia, reputazione, coinvolgimento, conoscenza. E come disse un antico saggio: meno è meglio. Pensaci.

Il nome giusto

Il nome di un sito web è, ovviamente, molto importante. Esiste un nome “giusto”? No, perché la scelta del nome dipende da tanti fattori. Ma qualche indicazione su come deciderlo si può comunque dare.
In linea di massima, è meglio scegliere un nome evocativo, cioè un nome che richiami subito gli argomenti del progetto online, e la nicchia in cui esso si posiziona. Se il nome è anche facile da ricordare, ancora meglio!
I nomi che al loro interno contengono una keyword (una parola chiave) continuano ad avere vantaggi nel posizionamento nelle SERP di Google. Quindi, se per esempio si vuole realizzare un sito che spieghi ai webmaster principianti come costruire un sito web, si potrebbe chiamare: www.creareunsitoweb.xx
Però il vantaggio in termini di posizionamento su Google si concretizzerà solo se si manterrà il sito aggiornato e se lo si riempirà di contenuti di qualità.Il progetto deve essere un progetto web serio, altrimenti si creerà un sito con l’unico scopo di trarre vantaggio dalle keyword presenti nel nome di dominio. Ma Google presto o tardi se ne accorgerà, e si perderanno inevitabilmente le posizioni acquisite nelle sue SERP.